A.T.O.

ASSOCIAZIONE TRAPIANTATI ORGANI

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Notizie utili N. 6

LA DIETA

Dopo il trapianto, il paziente si sentirà meglio e vorrà tornare abituale stile di vita. Fra le cose normali a cui il paziente era abituato, vi è la capacità di godere di un’ottima alimentazione. Tuttavia il cortisone, influisce sul modo con cui il corpo metabolizza il cibo; il paziente noterà che avrà più appetito e che sarà incline ad aumentare di peso. L’aumentare di peso può portare a spiacevoli complicanze quali:

  1. AUMENTO della pressione sanguigna con necessità di aumentare le dosi o di aggiungere nuovi farmaci.
  2. MAGGIORE facilità a malattie cardiovascolari quali infarti etc.
  3. ECCESSIVO stress da carico dei muscoli e delle ossa che può causare fratture, distorsioni stiramenti o comunque complicazioni che implicano terapie fisiche lunghe e complesse.

Prima di essere dimesso dall’ospedale, il paziente potrà avere un colloquio con un dietologo, che discuterà con lui l’importanza di una dieta povera di sale, e l’aiuterà ad impostare una dieta, che sia nutriente ma a basso contenuto calorico e che eviti di aumentare troppo peso. Alcuni problemi legati alla nutrizione sono:

  1. RITENZIONE DEI LIQUIDI E RITENZIONE DI SALE. Questo può portare gonfiore alle mani e alle caviglie, innalzamento della pressione arteriosa ed aumento di peso. Per evitare tali complicazioni è necessario limitare l’assunzione di sale, ed escludendo cibi a base di sale, misto ad aglio, dadi da brodo, wurstel, salsicce, prosciutto affumicato, salse piccanti e cibi preconfezionati etc.
  2. INDEBOLIMENTO MUSCOLARE O DEPAPERAUMENTO DELLE PROTEINE DEL CORPO. Le proteine sono essenziali alla dieta e vitale per la crescita e il mantenimento del tessuto corporeo. Il cortisone fa aumentare il fabbisogno di proteine. Per evitare di ingrassare ma al contempo assumere alimenti a base di proteine, bisogna utilizzare alimenti a basso contenuto calorico quali. Agnello magro, carne suina, pesce, pollo, prodotti caseari a basso contenuto calorico, legumi.
  3. IPERGLICEMIA. Lo zucchero è conosciuto come glucosio. Il glucosio è prodotto dalla scomposizione dello zucchero e degli amidi della dieta e fornisce l’energia necessaria per le attività fisiche giornaliere. Il corpo produce una sostanza chiamata insulina che trasporta il glucosio nelle parti del corpo dove è necessario. Durante la somministrazione di cortisone, l’attività dell’insulina nel corpo può diventare limitata e dare come risultato un alto contenuto di zucchero nel sangue che può portare ad un vero e proprio diabete. Per tale motivo bisognerà fare particolare attenzione all’assunzione di cibi quali: caramelle, gelatine, miele, sciroppi, biscotti farciti, torte, gelati, crostate, pasticcini etc.
  4. BASSO LIVELLO DI CALCIO NEL SANGUE. Questo è di solito il risultato della dieta o dell’assunzione di medicinali. Questa se non è corretta può avere degli effetti collaterali seri. Qualora un trapianto presenti un’alta concentrazione di potassio dovrà evitare cibi quali: banane, succo d’arancia, limoni, uva passata, patate, pomodori, meloni, fragole, peperoni.

 

Queste sono ovviamente delle linee guida estremamente generali che il paziente trapiantato deve conoscere e seguire. La dieta è importante per la riabilitazione del paziente trapiantato ma è necessario imparare a nutrirsi correttamente per il resto della vita. Altre domande inerenti la dieta potranno essere poste direttamente alla dietologa che segue i pazienti in ogni centro di trapianti.

 

 

l’introduzione in lista di attesa *La terapia intensiva

inizia un trapianto ***********la psicologia come terapia

La degenza in reparto************************************

il ritorno a casa*********** la terapia dopo il trapianto